Luciano Pacomio, vescovo emerito di Mondovì, nel libro “Carlo Maria Martini” (140 pag. , 15.00 euro) edizioni San Paolo, presenta ai lettori un inedito Carlo Maria Martini; il testo è impreziosito dalla prefazione di Monsignor Mario Delpini.
Il primo incontro tra i due avviene nel 1966, quando Martini era alunno del “Pontificio Istituto Biblico di Roma”. Nel 1971 creano “i libri di Dio”; si tratta di un progetto di introduzione generale alla Sacra Scrittura; lo si può definire come un manuale per capire la Bibbia su cui si sono formate generazioni di teologi.
L’amicizia tra i due cresce negli anni e dopo che Martini diventa Arcivescovo di Milano, grazie all’ intuito di Pacomio, gli esercizi spirituali del cardinale Martini sono stati pubblicati eletti in tutto il mondo.
Il libro riporta aneddoti e ricordi di monsignor Pacomio che danno al lettore la possibilità di conoscere aspetti sconosciuti della personalità del Cardinale Martini.
Ciò che emerge è la capacità e la sensibilità di Martini di ascoltare gli altri, di farsi “portavoce di idee” sempre nel rispetto e devozione della parola di Dio. Il libro riporta in appendice, testi poco noti del Cardinale Martini che possono essere definiti come un’antologia della vita e delle opere del cardinale stesso.
Il libro si legge con facilità e permette di scoprire una delle figure più carismatiche della chiesa italiana. Come ricorda nel libro lo stesso monsignor Pacomio in Carlo Maria Martini c’era qualcosa di diverso che andava colto, un modo di relazionarsi che andava scoperto.
“In lui c’è Altro” scrive Pacomio, ma ciò che è in lui è presente in tutte le persone. Come tutti anche il Cardinale Martini aveva i suoi limiti culturali e relazionali, ma non è mai loro prigioniero, anzi li riconosce e non li utilizza come strumento di divisione.
Cuore di fanciullo, mente di ricercatore, braccia di costruttore questo era ed è il Cardinale Carlo Maria Martini.